martedì 18 gennaio 2011

Amnesty International

Amnesty International è un'Organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L'associazione è stata fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia dei prigionieri di coscienza. Conta attualmente due milioni e ottocentomila soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi. La Sezione Italiana di Amnesty conta oltre 80.000 soci.


La storia di Amnesty International
  • 1961 - Il 28 maggio l'avvocato inglese Peter Benenson lancia dalle colonne del quotidiano di Londra The Observer un "Appello per l'amnistia": il suo articolo, intitolato "I prigionieri dimenticati", racconta la vicenda di due studenti portoghesi arrestati per aver brindato alla libertà.
  • 1963 - Viene istituito a Londra il Segretariato Internazionale di Amnesty International.
  • 1964 - Le Nazioni Unite conferiscono ad Amnesty lo status consultivo. In tre anni ha adottato 1367 prigionieri, 329 dei quali successivamente rilasciati.
  • 1975 - Nasce ufficialmente la Sezione Italiana di Amnesty International.
  • 1977 - Amnesty riceve il Premio Nobel per la pace, per aver "contribuito a rafforzare la libertà, la giustizia e conseguentemente anche la pace nel mondo".
  • 1985 - Amnesty decide di estendere il suo mandato anche ai rifugiati politici.
  • 1991 - Amnesty adotta un nuovo mandato, impegnandosi a promuovere tutti i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, a combattere gli abusi commessi dai gruppi armati di opposizione e a includere tra i prigionieri di coscienza le persone imprigionate a causa del proprio orientamento sessuale.
  • 1999 - Amnesty decide di sviluppare il proprio lavoro sull'impatto delle relazioni economiche sui diritti umani e di intensificare le sue attività in favore dei difensori dei diritti umani e contro l'impunità.
  • 2001 - Svolta nella storia di Amnesty: il movimento agirà ora per "prevenire e porre fine a gravi abusi dei diritti all'integrità fisica e mentale, alla libertà di coscienza e di espressione e alla libertà dalla discriminazione, nell'ambito della propria opera di promozione di tutti i diritti umani".