venerdì 8 luglio 2011

Lunedì 11 luglio: un fiore per ricordare Srebrenica


Tombe di musulmani-bosniaci © AP
Il 10 luglio 1995, nel corso della guerra della Bosnia ed Erzegovina, le forze serbo-bosniache attaccarono l'enclave di Srebrenica, dichiarata "zona protetta" dalle Nazioni Unite e in cui migliaia di musulmani bosniaci avevano trovato rifugio. Dopo la presa di Srebrenica, le forze serbo-bosniache separarono dal resto della popolazione per poi ucciderli deliberatamente almeno 8000 uomini e ragazzi bosniaco-musulmani. Alcune donne furono stuprate. Quanto successo a Srebrenica 16 anni fa è stato descritto come la peggiore atrocità commessa in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale ed è stato riconosciuto come genocidio dal Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia. I procedimenti in corso contro Radovan Karadzic e Ratko Mladić, arrestato appena il 26 maggio scorso, non bastano a cancellare un vergognoso capitolo della storia europea della fine dello scorso secolo. Così come non basta la recentissima sentenza di un tribunale dell'Olanda, che ha condannato in sede civile quel paese per l'operato dei suoi caschi blu. Amnesty International vuole ricordare il genocidio di  Srebrenica con un gesto semplice ma al quale affidare un significato particolare: la consegna di fiori all'Ambasciata della Bosnia ed Erzegovina. È possibile far recapitare i fiori da consegnare all'Ambasciata entro le ore 11 di lunedì 11 luglio, presso la sede della Sezione Italiana di Amnesty International, via Giovanni Battista De Rossi 10, 00161 Roma.  Per ulteriori informazioni, contattare: Ufficio Attivismo action@amnesty.it 06/4490221

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