lunedì 26 settembre 2011

Salviamo Leng Guoquan!

Leng Guoquan © Archivio Privato"Siamo andati da uno studio all'altro. Molti avvocati di studi locali hanno avuto paura ed hanno rifiutato di difenderlo. Alla fine abbiamo trovato un avvocato molto coraggioso che ha cercato di documentare le torture alle quali Leng era stato sottoposto, ma anch'egli è stato messo sotto pressione."
Un membro della famiglia di Leng Guoquan, aprile 2011
 
Leng Guoquan, un commerciante di pesce, è stato condannato a morte il 16 dicembre 2009 dalla Corte intermedia del popolo di Dandong, in Cina. È stato processato come leader di un'organizzazione criminale impegnata nel contrabbando e nel traffico di stupefacenti in seguito a un procedimento iniquo, basato esclusivamente su deposizioni di testimoni che hanno ritrattato le loro dichiarazioni o sostengono di essere stati torturati. Lung Guoquan stesso ha sempre respinto le accuse rivoltegli e afferma di aver confessato solo perché è stato torturato.

Leng Guoquan è stato arrestato il 19 gennaio 2009 e presumibilmente sottoposto a tortura reiterata fino al 24 marzo 2009, quando è stato costretto a pronunciare davanti a una telecamera una confessione scritta. La registrazione di questa confessione è il primo documento ufficiale relativo agli interrogatori conservato nel suo fascicolo. L'accusa non ha fornito alcuna prova a sostegno delle dichiarazioni dei testimoni durante la prima udienza.

Il 19 luglio 2009, l'avvocato di Leng Guoquan ha presentato una denuncia presso la Procura della città di Dandong sollevando preoccupazioni per il fatto che il suo assistito potesse essere stato torturato durante la detenzione, sollecitando la procura stessa ad aprire un'inchiesta per assicurare i responsabili alla giustizia. A sostegno della denuncia ha fornito le dichiarazioni di tre detenuti che hanno testimoniato di aver visto le ferite e le cicatrici di Leng Guoquan. Le accuse di tortura non sono state prese in considerazione dalla Corte intermedia del popolo di Dandong che persegue Leng Guoquan.

Il 23 agosto 2010, il Procuratore della provincia di Liaoning ha concluso che effettivamente il corpo di Leng Guoquan era segnato da cicatrici e ferite, ma che non vi erano prove sufficienti per stabilire se le ferite fossero state inflitte dalla polizia giudiziaria. E ha aggiunto che, indipendentemente dalle autorità a cui ci si fosse ulteriormente rivolti, le indagini sarebbero state condotte dalla Procura della città di Dandong, essendo questa una decisione definitiva.
Leng Guoquan ha presentato ricorso contro la sentenza all'Alta corte del popolo della provincia di Liaoning ed è stato difeso dagli avvocati Teng Biao e Liang Xiaojun. Il suo processo d'appello si è svolto il 7 dicembre 2010. Leng Guoquan ha mostrato all'Alta corte le cicatrici sulla testa, i polsi e le gambe, che ha detto essere state provocate dalle torture. La difesa ha chiamato a deporre 56 testimoni, ma l'Alta corte ne ha ascoltati solo tre e, a oggi, non ha ancora annunciato il suo verdetto.
Tortura e altri maltrattamenti sono endemici nei centri di detenzione della Cina. Amnesty International riceve relazioni periodiche sulle morti sotto custodia, molte delle quali causate da episodi di tortura, in una molteplicità di istituzioni statali, comprese carceri e luoghi di detenzione della polizia. Il Codice di procedura penale cinese non vieta esplicitamente l'uso di confessioni ottenute con la tortura o altri maltrattamenti come prova in tribunale.

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