martedì 22 marzo 2011

Tutti i paesi devono sostenere il diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari

In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, Amnesty International ha chiesto a tutti gli stati di riconoscere i diritti umani all'acqua e ai servizi igienico-sanitari e di unirsi ai 47 stati copromotori della bozza di risoluzione sponsorizzata da Germania e Spagna, che riafferma le basi legali del diritto all'acqua e ai servizi  igienico-sanitari ed estende il mandato degli esperti indipendenti del Consiglio Onu dei diritti umani su questi diritti.
La risoluzione, che dovrebbe essere approvata dal Consiglio Onu dei diritti umani il 24 marzo, ribadisce quella già approvata dallo stesso organismo nel settembre 2010 in cui si affermava che quei diritti sono diritti legalmente vincolanti. In tutto, 177 stati si sono già schierati a favore di dichiarazioni e risoluzioni regionali o internazionali che riaffermano i diritti all'acqua e ai servizi igienico-sanitari.
Nonostante questo schiacciante sostegno, un piccolo gruppo di paesi, tra cui il Regno Unito, oppone resistenza all'inclusione dei diritti all'acqua e ai servizi igienico - sanitari nelle risoluzioni delle Nazioni Unite. Per questo, Amnesty International chiede a tutti gli stati di insistere affinché l'Onu affermi in modo chiaro e coerente i questi diritti.
Rifiutarli è incomprensibile, poiché si  tratta di diritti essenziali alla vita e alla dignità.
Le ricerche di Amnesty International hanno ripetutamente mostrato come le persone che vivono negli insediamenti abitativi precari e in quelli informali hanno scarso se non nullo accesso all'acqua idonea all'uso personale e domestico e ai servizi igienico-sanitari di base. Ciò ha un effetto negativo al godimento di altri diritti umani in molti aspetti della vita delle persone, come i diritti a un adeguato standard di vita, all'educazione, al lavoro, alla salute e a un alloggio adeguato. Le conseguenze ricadono molto più sulle donne che sugli uomini, pregiudicando i tentativi di ridurre l'ineguaglianza di genere e ponendo le donne a rischio di subire violenza di genere. Coloro cui vengono negati acqua e servizi igienico-sanitari adeguati hanno bisogno di stati che agiscano in linea con gli obblighi legali loro spettanti di assicurare acqua e servizi igienico-sanitari alla portata, accessibili e accettabili per tutti.
È importante che gli stati riaffermino sia il diritto all'acqua che quello ai servizi igienico - sanitari per attirare l'attenzione su quest'ultimo. Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali ha chiarito che l'articolo 11.1 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali riguarda sia il diritto all'acqua che quello ai servizi igienico - sanitari. I programmi nazionali e internazionali per la promozione di "acqua e servizi igienico - sanitari" tendono a ignorare questi ultimi. Vi è una diffusa consapevolezza del fatto che i servizi igienico - sanitari hanno bisogno di un'attenzione supplementare per ottenere quella che meritano.

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Approfondimento sul diritto all'acqua e ai servizi igienico-sanitari negli slum di Nairobi

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