venerdì 6 maggio 2011

"Piano nomadi": inviate al prefetto Pecoraro oltre 27.000 firme per fermare gli sgomberi forzati dei rom

La Sezione Italiana di Amnesty International ha inviato oggi al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro le 27.687 firme raccolte a livello internazionale in soli 10 giorni per chiedere con urgenza di porre fine agli sgomberi forzati e di rispettare il diritto all'alloggio adeguato dei rom a Roma. Le firme sono state accompagnate da una lettera in cui l'Organizzazione per i diritti umani chiede al prefetto di sospendere immediatamente gli sgomberi e l'attuazione del "Piano nomadi" e di adoperarsi per una sua revisione in consultazione con le persone interessate. 
 Amnesty International ha accolto favorevolmente la decisione annunciata dal sindaco Gianni Alemanno di sospendere gli sgomberi durante la scorsa settimana, ma rimane preoccupata per le informazioni secondo le quali nuovi sgomberi sarebbero pianificati per i prossimi giorni. L'organizzazione chiede che vengano immediatamente fermati tutti gli sgomberi forzati e che gli sgomberi vengano eseguiti solo in casi estremi e nel pieno rispetto delle garanzie richieste dalle norme regionali e internazionali sui diritti umani, tra cui una vera consultazione e l'offerta di un alloggio alternativo adeguato.

Durante lo scorso mese di aprile, Amnesty International ha registrato un intensificarsi degli sgomberi di insediamenti rom nella capitale. Dall'inizio di aprile decine di insediamenti non autorizzati hanno subito sgomberi e vi è il timore che altri insediamenti siano a rischio d'imminenti sgomberi. In molti casi gli sgomberi non sarebbero stati preceduti da notifica scritta e consultazione delle persone coinvolte, mentre offerte di alloggio alternativo provvisorio venivano rivolte unicamente a donne e bambini. Lo scorso 18 aprile, sono state sgomberate le famiglie rom residenti nell'insediamento di via Severini e nell'ex stabilimento abbandonato della Mira Lanza. Il 20 aprile la stessa sorte è toccata all'insediamento di via del Flauto.  Il 22 aprile, forze di polizia ed altre autorità hanno sgomberato forzatamente le circa 300 persone rom che vivevano nel campo non autorizzato di via dei Cluniacensi. Un centinaio di loro hanno cercato rifugio nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, ottenendo in seguito di essere tutti ospitati in un centro di accoglienza, senza che le famiglie dovessero dividersi. Secondo le organizzazioni non governative locali, circa il 65 per cento degli abitanti dell'insediamento era costituito da minori.

A seguito delle menzionate operazioni di sgombero, Amnesty International ha lanciato un'azione urgente internazionale rivolta al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, al sindaco Gianni Alemanno ed al ministro dell'Interno Roberto Maroni, chiedendo di sospendere immediatamente gli sgomberi e di porre i diritti umani al centro di ogni dibattito relativo a bambini, uomini e donne rom. 
 Amnesty International ritiene necessario che ci si adoperi con urgenza per evitare ulteriori sgomberi forzati e chiede al prefetto di Roma un incontro con rappresentanti di Amnesty International per discutere del tema. 

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